Il successo che ottieni nella vita è strettamente legato all’immagine che hai di te stesso. Come ti vedi? Cosa pensi di te stesso? Se tu credi di essere timido, sarai timido. Se tu credi di essere coraggioso, sarai coraggioso. Questo perché le tue credenze ti faranno prendere decisioni e azioni diverse nella vita che confermeranno le tue convinzioni. Immagina questa scena. Ci sono due ragazzi seduti al bar. Il primo crede di essere bello, l’altro crede di essere brutto. Da lontano due ragazze li fissano e si mettono a ridere. Il primo gonfierà il petto e dirà a se stesso “Ho fatto colpo anche questa volta”. L’altro ragazzo invece dirà a se stesso “Ecco, mi stanno prendendo in giro”. Stessa scena, risultati diversi.
Quindi tu cosa pensi di te stesso? Cosa metteresti accanto alla frase “Io sono”. Noi abbiamo credenze in ogni cosa, abbiamo credenze sui soldi, sui ricchi, sul datore di lavoro, sullo stato, su tutto. Il primo passo è diventare consapevoli in quello che crediamo e il secondo passo è cambiare le nostre credenze in modo che supportino i nostri sogni e non che siano invece un freno. Dobbiamo capire che chiunque ha del valore e che può dare il suo contributo al mondo.
Direi che è arrivato il momento di diventare consapevoli della nostra grandezza, dei nostri punti forti e che possiamo sprigionare il nostro potenziale proprio adesso. Ti racconto una bellissima storia zen che ti aiuterà a credere in te stesso e rafforzare la tua autostima.
Ti presento la storia dei due vasi cinesi.
Cominciamo…
Una anziana donna cinese possedeva due grandi vasi, appesi alle estremità di un lungo bastone che portava bilanciandolo sul collo. Ogni giorno andava a raccogliere l’acqua.
Uno dei due vasi aveva una crepa, mentre l’altro era intero. Così alla fine del lungo tragitto dalla fonte a casa, il vaso intero arrivava sempre pieno, mentre quello con la crepa arrivava sempre mezzo vuoto.
Per oltre due anni, ogni giorno l’anziana donna riportò a casa sempre un vaso e mezzo di acqua.
Il vaso intero era fiero di se stesso, mentre il vaso rotto si vergognava terribilmente della sua imperfezione e di riuscire a svolgere solo metà del suo compito.
Dopo due anni, finalmente trovò il coraggio di parlare con l’anziana donna, e dalla sua estremità del bastone le disse:
“Mi vergogno di me stesso, perché la mia crepa ti fa portare a casa solo metà dell’acqua che prendi“.
L’anziana donna sorrise:
“Hai notato che sul tuo lato della strada ci sono sempre dei fiori, mentre non ci sono sull’altro lato? Questo perché solo dal tuo lato c’è la crepa e disperdi un po’ d’acqua, io ho piantato dei semi di fiori lungo la strada. Così ogni giorno, tornando a casa, tu innaffi i fiori. Per due anni io ho potuto raccogliere dei fiori che hanno rallegrato la mia casa e la mia tavola. Se tu non fossi così come sei, non avrei mai avuto la loro bellezza a rallegrare la mia vita“.
Ciascuno di noi ha il suo lato debole. Ma sono le crepe e le imperfezioni che ciascuno di noi ha che rendono la nostra vita contemporaneamente interessante e degna di essere vissuta. Devi solo essere capace di saper riconoscere il tuo valore.
Se ti senti come un vaso rotto, ricordati di godere del profumo dei fiori sul tuo lato della strada.
Conclusione
Cambia il punto di vista che hai su di te. Ogni persona ha dei lati deboli e delle imperfezioni. Le nostre crepe sono i nostri punti differenzianti, ciò che ci rende speciali. Sta a noi accettarli e capire come valorizzarli. Anche tu puoi dare un contributo importante a questo mondo.
Quindi:
- Non devi essere perfetto, nessuno lo è;
- Le tue crepe ti rendono unico ed eccezionale;
- Trova il modo migliore per valorizzare le tue crepe;
- Comunica, parlane e mostra a tutti le tue crepe.